I principali reati su facebook

Ultima modifica: 28/01/12

Il merito di Facebook è essenzialmente quello della facilità di utilizzo. Chiunque, anche se digiuno di qualsiasi conoscenza relativa alla programmazione di un sito, è in grado di pubblicare qualcosa di proprio.

Purtroppo sia per superficialità, sia per scarsa dimestichezza con il mezzo virtuale, si è indotti a pensare che il nostro mondo rimanga appannaggio di una schiera di pochi eletti (amici), ignorando che attraverso Facebook (e qualunque altro social network) rischiamo di mettere letteralmente "in piazza" la parte più intima di noi.

Proprio per questo, se non si è a conoscenza delle normative che regolano queste attività, si rischia seriamente (anche solo per ignoranza) di incorrere in reati civili e penali.

In questa pagina (che non vuole essere esaustiva dell'argomento) ci proponiamo di elencare, in forma sintetica, quanto previsto dalla Legge Italiana, dando la possibilità ai nostri fan di approfondire gli argomenti tramite la consultazione dei link indicati in fondo al nostro testo.

Premessa

Qualunque attività effettuata su Internet (e di conseguenza anche su Facebook) è registrata sui siti in cui viene eseguita (da un minimo di 3 mesi a un massimo di 2 anni, in funzione della legislazione dello Stato di origine del gestore), e l'autore è, generalmente, SEMPRE rintracciabile da parte degli organi di controllo preposti (Polizia Postale, Carabinieri, Guardia di Finanza) e a seguito di un ordine di procedura da parte dell'Autorità Giudiziaria.

Sinteticamente (e per semplificare) vi sono due tipologie di reati consumabili:

Nota a cura di Claudio Cerroni (Hunch - Assistenza e Consulenza Informatica).

Fonte: http://www.facebook.com/notes/checkblacklist/quali-sono-i-reati-civili-e-penali-in-cui-e-possibile-incorrere-su-fb/382814322041

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